Nel mondo dell’ingegneria automobilistica, le sospensioni rivestono un ruolo chiave per il comfort di guida, la tenuta di strada e la sicurezza del veicolo. Con il passare dei decenni, si sono evolute diverse configurazioni tecniche, ognuna con caratteristiche specifiche e finalità ben precise. Due tra le tipologia di sospensione più note e utilizzate nella storia recente dell’automobile sono la sospensione MacPherson e il sistema Multilink, ma accanto a queste ne esistono molte altre: a quadrilatero, a bracci oscillanti, a ruote tirate, e così via.
In questa guida completa analizzeremo i principali schemi sospensivi, il loro funzionamento, vantaggi, svantaggi e le applicazioni più diffuse.
Il sistema di sospensione di un’auto è l’insieme di componenti meccanici progettati per assorbire le irregolarità del manto stradale, mantenere le ruote a contatto con il suolo e garantire stabilità e controllo del veicolo durante la marcia.
Le sospensioni si compongono generalmente di:
Un buon sistema sospensivo deve bilanciare tre fattori:
La sospensione MacPherson fu sviluppata da Earle S. MacPherson per la General Motors negli anni ’40, ma è stata resa popolare dalla Ford negli anni ’50. Oggi è un tipo di sospensioni tra le più diffuse al mondo, in particolare sull’asse anteriore delle vetture a trazione anteriore.
Il sistema MacPherson è composto da:
La sospensione MacPherson è ampiamente utilizzata su:
La La sospensione Multilink è particolarmente apprezzata per la sua capacità di gestire le masse non sospese è uno dei sistemi più complessi e tecnologicamente avanzati. Compare inizialmente su auto di fascia alta, soprattutto tedesche (Mercedes-Benz, BMW, Audi), per poi estendersi anche a modelli più accessibili.
Un sistema, Multilink usato anche nel retrotreno delle vetture, comprende da tre a cinque bracci indipendenti per ogni ruota. Ogni braccio può essere progettato per svolgere una funzione ben precisa, come:
Le sospensioni Multilink sono montate su:
Utilizzata soprattutto nelle auto sportive e nelle vetture da corsa, la sospensione a quadrilatero (“double wishbone”) impiega due bracci sovrapposti che garantiscono una geometria costante durante il movimento della ruota.
Sistema semi-indipendente utilizzato soprattutto nel posteriore e nello stesso asse delle utilitarie.
Consiste in un assale rigido centrale con elementi elastici che permettono una certa flessibilità laterale.
Impiegata in molte auto tedesche anni ’70-’90, questa soluzione prevede
l’uso di bracci longitudinali
che controllano la ruota
in direzione del moto.
Ogni schema sospensivo influisce in modo diverso su:
Le case automobilistiche selezionano lo schema in base a:
Oggi si assiste a una nuova evoluzione con l’introduzione di:
Questi sistemi si basano su centraline elettroniche, sensori e attuatori in grado di variare in tempo reale la risposta della sospensione, adattandola al tipo di strada, alla velocità e allo stile di guida.
La scelta dello schema di sospensione influisce profondamente su ogni aspetto dell’automobile: handling, comfort, prestazioni e persino sicurezza. Dai semplici MacPherson alle sofisticate Multilink, ogni soluzione è il risultato di un compromesso progettuale tra costi, spazio e performance.
Capire il funzionamento di ciascun sistema ci aiuta a comprendere meglio le caratteristiche dinamiche delle auto, apprezzarne la guida e fare scelte più consapevoli quando acquistiamo un veicolo nuovo o d’epoca.
Uno schema di sospensione è un sistema meccanico che collega le ruote di un veicolo al telaio, permettendo il controllo della stabilità e la qualità del comfort durante la marcia.
Lo schema MacPherson è noto per la sua semplicità, leggerezza e costi contenuti. Offre una buona maneggevolezza e una risposta diretta nella guida, specialmente con un sistema a ruote indipendenti.
Lo schema Multilink offre maggiore complessità e versatilità, consentendo una migliore gestione delle forze in gioco e una maggiore aderenza, specialmente in curva.
Per un’auto sportiva, lo schema Multilink è spesso preferito grazie alla sua capacità di fornire un’aderenza superiore e una manovrabilità migliore.
Sì, diversi schemi di sospensione possono influenzare notevolmente il comfort di guida, con il MacPherson che tende ad offrire un’esperienza più rigida e il Multilink una guida più morbida e confortevole.
Sebbene sia possibile apportare modifiche, è consigliabile consultare un esperto per valutare le implicazioni sulla sicurezza e sulle prestazioni del veicolo.
Lo schema MacPherson è molto comune nelle auto compatte, mentre il Multilink è frequentemente utilizzato in veicoli di fascia alta e sportive.
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